Capi in lana d’Angora: perché sceglierli e come mantenerli sempre perfetti

E’ decisamente arrivato il loro momento, e in un guardaroba invernale che si rispetti non possono assolutamente mancare, soprattutto per le freddolose come me: sono i maglioni in lana d’ angora, sempre pronti a scaldarci in queste giornate fredde. La scelta dell’angora non è casuale: riscalda fino a sei volte di più della comune lana, e si ottiene tosando o pettinando i conigli che, quindi, non vengono uccisi.

E’ un filato pregiato, morbido al tatto e voluminoso e, come tutti i tessuti di qualità, ha bisogno di essere trattato nel modo giusto per non rischiare di rovinarlo. Infatti chi possiede già capi in lana d’angora sa che tendono a disperdere i pelucchi sugli altri indumenti, un esempio lampante sono le sciarpe che riempiono il cappotto, soprattutto se quest’ultimo è in lana cotta. Invece di ricorrere alle spazzole, è bene seguire degli accorgimenti prima che ciò accada, ovvero durante il lavaggio.

Per non rovinare i capi in lana d’angora è bene lavarli a mano o in lavatrice con un programma per delicati, aggiungendo un cucchiaio di sale: in questo modo si evita la dispersione del colore. Una volta tirati fuori dalla lavatrice, è bene non strizzarli, né sfregarli, adagiandoli in orizzontale sullo stendino e lasciandoli asciugare naturalmente (dimenticatevi dell’asciugatrice).

Una volta asciutti, un trucchetto per evitare la dispersione dei pelucchi è quello di chiuderli in una busta e lasciarli in freezer: si dice che bastino due o tre ore, ma chi ha provato questa tecnica ne consiglia di più. Ovviamente prima di indossarlo lasciatelo riposare fuori dal freezer…et voilà! Il vostro capo in lana d’angora resterà morbido e perfetto, come nuovo, fino alla prossima stagione!