Glossybox: quando il marketing non è un’opinione

Siamo abituati a scelte di marketing piuttosto discutibili: commenti cancellati sulle pagine facebook, testimonial improbabili, lunghi silenzi da parte dell’azienda quando si presenta un problema con un cliente. Nessuno di questi è è il caso di Glossybox, che da quando è sbarcato in Italia, nell’ ottobre 2011, ha dimostrato di essere un’azienda fatta di persone che davvero ci sa fare. Oggi lo hanno dimostrato più che mai, vi spiego perché.

Nel caso specifico di oggi, infatti, l’azienda ha fatto sapere di aver avuto un problema con uno dei prodotti che dovrebbero far parte della Glossybox di questo mese rimasto bloccato alla dogana; il pacco sarebbe dovuto partire proprio in questi giorni. A causa di questo disguido,  le abbonate riceveranno il loro tanto atteso pacco con ben tre settimane di ritardo. Ora, se già state immaginando un’insurrezione popolare, sappiate che vi state sbagliando, perché ciò che l’azienda ha messo in atto è stata una mossa davvero lodevole: non solo, infatti, ha rilasciato subito la notizia sul blog del sito prima che tutte le abbonate si accorgessero da sole del ritardo, ma per farsi perdonare ha fatto sapere che tutte le glossybox avranno sei prodotti al posto dei cinque previsti dall’abbonamento, di cui due di make-up in taglia piena, più tre buoni sconto per lo shopping on-line. E chi si lamenta del ritardo dopo una notizia così? Io no di certo.

Sono abbonata al servizio già da qualche mese, e proprio oggi ho ricevuto la Glossybox Isadora in edizione limitata di cui vi parlerò nei prossimi giorni ( chi mi segue su Instagram ha visto già la foto del contenuto – per chi volesse seguirmi mi trovate sotto il nick laura_manfredi), e devo dire che sono davvero molto soddisfatta, sia del servizio che della serietà dell’azienda. E poi che dire, se per farsi perdonare l’azienda fa sempre così… speriamo non sia il primo e ultimo ritardo.