Cannes, giorno 1: i SI e i NI sul red carpet

Il 64° Festival di Cannes ha appena preso piede, e ovviamente non potevo non dare un’occhiatina alle mise sfoggiate sul red carpet. Nell’immagine sottostante ho selezionato quelli che, a mio gusto, sono stati i look più impeccabili:

Hofit Golan, presentatrice israeliana, in questo abito drappeggiato con intarsi di pizzo chantilly nero, firmato Alberta Ferretti

Uma Thurman in Versace, radiosa in questo abito bianco con spacco centrale con leggeri decori di piume nella parte finale.

Bianca Balti, in un abito bianco plissettato realizzato in esclusiva da Alberta Ferretti

Gong Li, in questo splendido abito viola firmato Cavalli

Di seguito, invece, i look che non sono stati propriamente i peggiori, ma che mi hanno lasciato più che altro un po’ di perplessità. I NI, se così possiamo definirli:

Aishwarya Rai, in Elie Saab Haute Couture: l’abito è in realtà molto bello, ma quella sporgenza sulla pancia la ingrossa e la fa sembrare anche più bassa. Se fosse stato tutto aderente la avrebbe di certo più valorizzata.

Gaia Birmani in Roberto Cavalli: Lei è alta e slanciata e va bene che può mettere qualsiasi cosa, ma appunto per questo non capisco perché “imbacuccarsi” in questo vestito che più che un abito sembra una trappola… Un minimo di scollatura, almeno per l’occasione, sarebbe stata una buona idea: anche solo un collo a barchetta piuttosto che questo soffocante collo a giro, per intenderci!

Fan Bing Bing, attrice e cantante cinese, sceglie invece un abito tradizionale, con gioielli Cartier. Onestamente la trovo splendida vestita così, ma l’abito non mi è sembrato molto adatto.

La migliore su tutte? Uma Thurman in Versace, che non ha bisogno di strafare ed è sempre elegantissima.